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Autorizzazione edilizia

E’ necessario richiedere l’autorizzazione edilizia per:

  • manutanzione straordinaria nella zona A di Piano Regolatore Generale o su immobili vincolati in base alle leggi n. 1089 e 1497 del 1939;
  • manutenzione ordinaria, solo per il caso di istallazione d’impianti solari e di pompe di calore destinati unicamente alla produzione di aria ed acqua calda in edifici esistenti ricadenti nella zona A;
  • manutenzione ordinaria negli stabili vincolati in base alle leggi n. 1089 e 1497 del 1939;
  • opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano carattere geognostico o siano eseguite in aree esterne al centro edificato;
  • occupazione di suolo mediante deposito di materiale od esposizione di merci a cielo aperto, esclusa ogni attività commerciale;
  • demolizioni, rinterri e scavi, che non riguardino la coltivazione di cave e torbiere;
  • cambi di destinazione d’uso, con o senza opere, nell’ambito della stessa categoria.

COME

Per richiedere l’autorizzazione edilizia occorre presentare:

 

  1. domanda in carta da bollo, sottoscritta dal proprietario o da chi ne ha titolo, dal progettista e dal direttore dei lavori, nella quale devono essere chiaramente indicati:
    — il domicilio del richiedente;
    – il codice fiscale sia del richiedente che del progettista e del direttore dei lavori. Questi ultimi dovranno anche indicare il numero di iscrizione all’Albo professionale di appartenenza e il domicilio;
    – elenco descrittivo dei lavori da eseguire;
    – elenco degli elaborati o documenti che dovranno corrispondere a quelli appresso indicati. Nel caso in cui il progettista e il direttore dei lavori ritengano che, nel caso specifico, uno o più degli allegati prescritti non sia necessario (dato il tipo di lavoro da eseguire o le caratteristiche dell’edificio interessato) dovrà essere fatta apposita e motivata dichiarazione in calce alla domanda stessa.
  2. Atto di proprietà.
  3. Foglio di stralcio catastale con l’indicazione del numero del foglio e della particella.
  4. Stralcio di eventuale piano attuativo esistente.
  5. Progetto in duplice copia cianografica, in scala non inferiore al rapporto 1:100, sottoscritto dal proprietario o da chi ne ha titolo, dal progettista e dal direttore dei lavori i quali apporranno oltre alla firma, anche il timbro dell’Albo professionale di appartenenza. Sul progetto dovranno essere riportati:
    – planimetria ubicativa in scala su cui dovrà essere chiaramente indicato l’immobile sul quale si effettuerà l’intervento;
    – rilievo quotato dell’edificio o della parte di esso oggetto dell’intervento, in scala non inferiore al rapporto di 1:100 (ante operam);
    – indicazione di tutti gli interventi richiesti, evidenziando le demolizioni dalle ricostruzioni o costruzioni. Le parti dell’immobile sulle quali si intende intervenire dovranno essere rappresentate con apposita grafia sia in pianta che in sezione e prospetto se interessati; apposita legenda illustrerà le indicazioni grafiche (interventi);
    – rappresentazione grafica del progetto che illustri lo stato finale dell’opera, a demolizioni e ricostruzioni avvenute, nella quale siano descritte, ambiente per ambiente, le destinazioni d’uso previste (post operam);
    – indicazione, ambiente per ambiente, delle destinazioni d’uso esistenti, allegando in singola copia le certificazioni atte a dimostrare la regolarità urbanistico/edilizia dell’edificio e della destinazione d’uso (certificato di abitabilità o licenza edilizia, etc.);
    – perizia giurata di conformità con allegato progetto già approvato ed eventuale licenza, concessione o abitabilità.
  6. Fotografia a colori dell’edificio, o della parte di esso, oggetto dell’intervento, di formato non inferiore a cm 10×15.
  7. Relazione tecnica dettagliata nella quale devono essere indicate le modalità ed i materiali con cui si intende intervenire.
  8. Documentazione relativa al contenimento del consumo energetico per usi termici, qualora gli interventi assumano la consistenza di quelli indicati nella legge 10/91.
  9. Parere preventivo espresso dalla Sovrintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici del Lazio per gli interventi su aree soggette a vincolo, ai sensi delle leggi n.1089 e 1497 del 1939, e/o paesaggistico e parere preventivo della Sovrintendenza e Archeologica di Roma qualora sia interessato il sottosuolo (fondazioni, sterri, intercapedini, reti fognanti, etc.) e/o parere preventivo della Regione Lazio.
  10. Nulla osta scritto in copia originale dal condominio dello stabile o dal proprietario dell’immobile (nei casi previsti).
  11. Campionature dei colori ante e post operam (in fomrato minimo di cm 5×5) per le tinteggiature esterne degli edifici.

DOVE

Servizio urbanistica – piazza Casaburi – 0776.367001

QUANDO

Dal lunedì al venerdì – ore 09,00 – 12,00
Martedì, giovedì – ore 16,00 – 18,00

COSTO

Diritti di segreteria:
€ 20,66 da versare su c/c postale n.13029038 intestato a Comune di Cervaro, oltre ad eventuali oneri di urbanizzazione.

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